Piancastagnaio (ponte Ognissanti)

Piancastagnaio trova le sue origini nelll’VIII secolo quando faceva parte dei terreni dell’Abbazia di San Salvatore.

fonte-borgo-01Borgo fortificato divenne comune nel XIII secolo fin quando nel 1440 si affida alla Repubblica di Siena. Troppo debole per mirare ad una vera indipendenza politica, il Comune si preoccupò costantemente di avere una protezione che, in cambio di un tributo e dell’uso della rocca, lo difendesse militarmente, ma rispettasse l’autonomia amministrativa ed economica. Piancastagnaio rimase fedele a Siena, finché questa fu sopraffatta da Firenze (resa di Montalcino, 1559). Nel 1601 il granducato di Toscana vendette Piancastagnaio in feudo al marchese Giovanni Battista Bourbon del Monte, già militare della repubblica veneta. Con lui ed i suoi successori scomparve ogni residuo degli antichi ordinamenti. Iniziò allora un periodo di decadenza civile ed urbanistica.

Tra i monumenti di maggiore rilievo che raccontano la storia del Comune, la Chiesa di San Francesco, il Santuario della Madonna di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa Madonna delle Grazie, Piazza Matteotti, il Palazzo Bourbon del Monte, la Rocca Aldobrandesca e la Fonte di Voltaia.blu autunno

Anche il paese di Piancastagnaio presenta un’antica divisione territoriale. Si chiamano Borgo, Castello, Coro e Voltaia le quattro contrade che ogni anno si contendono il Palio dedicato alla Madonna di San Pietro.

E sono ancora le contrade che con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco organizzano il famoso Crastatone.

Giunto alla 52 edizione il Crastatone è l’appuntamento più antico tra le manifestazioni dedicate alla castagna in tutto il comprensorio dell’Amiata.
Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da  qui la “crastata” (caldarrosta)

I chiassi delle Contrade, fanno da cornice al Crastatone lungo un suggestivo percorso tutto da scoprire, dove l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata, dove le cantine e locande apriranno per la degustazione di piatti locali e specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli.

Le contrade di Borgo Castello Coro e Voltaia si sfideranno a suon di forchetta nella gara gastronomica “ Monna Castagna”.

Guide turistiche accompagneranno i visitatori alla scoperta del centro storico; in collaborazione con il Parco Nazionale delle Miniere del Monte Amiata sono inoltre previste visite guidate al Villaggio Minerario del Siele e alla Galleria Emilia.

Mostre d’arte ed artigianato saranno visitabili mentre il profumo del vino nuovo vino e la spremitura delle olive nei frantoi sono inviteranno alla degustazione.

Per saperne di più

Piancastagnaio
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